BREWDOG BREWERY

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Storia Birrificio

Il birrificio BrewDog, che sta impazzando sia sul web che sulle tavole dei più esigenti amanti di birra, nasce nell’Aprile del 2007 da una coppia di giovani appassionati: James Watt e Martin Dickie a Fraserburg nell’Aberdeenshire (Scozia). Irriverenti, innovativi, “strani”, presuntuosi, provocatori, questi ragazzi, stanchi delle solite birre industriali, insapori e senza alcuna personalità, decidono di produrre birre che rispettino i loro gusti personali

Oggi è uno dei birrifici brew4più discussi d’Europa, con una serie di prodotti molto conosciuti e premiati. Innovazioni, scommesse, sfide, collaborazioni, provocazioni sono le caratteristiche di BrewDog il cui marchio ha raccolto una schiera di fans in tutta Europa tanto da farlo diventare un caso nazionale nel Regno Unito. Molte sono le critiche così come i riconoscimenti: usano il marketing delle grandi industrie per vendere e sono troppo attenti all’immagine e alle tendenze del mercato, giocano sulle mode del momento, ecc. Le birre prodotte però sono buone, fatte con materie prime di prima scelta ed adoperando la massima attenzione durante i processi di produzione.

Le loro ricette, che fanno riferimento alla tradizione dei più classici stili birrai anglosassoni per arrivare a sperimentazioni talvolta assurde o troppo particolari, hanno comunque l’effetto di riuscire a mantenere l’attenzione del consumatore continuamente alta. Da sempre l’obiettivo dei produttori di birra anglosassone è quello di cercare di ottenere il difficile equilibrio tra morbidezza e freschezza, tra corpo e bevibilità, tra luppolo e malto. Insomma quando si assaggia una birra inglese è quello che ci si deve aspettare.

In BrewDog questo concetto di bilanciamento c’è; il problema è che l’equilibrio viene da lontano. Si parte da estreme luppolature, per arrivare ad una morbidezza ed intensità di malto che sembra impossibile che possa esserci in una birra con una componente alcolica molto elevata, che però risulta molto “facile” da bere nonostante la complessità di gusto. Oggi conoscere BrewDog e le loro birre è un po’ come incappare in una rivoluzione. Birre artigianali che oltre ad essere buone fanno tendenza.

Qualche trovata? Eccole: una birra fatta per il matrimonio di Willy (Principe William) con viagra, peperoncino e una particolare erba di campo stimolante o ancora una birra da 55° alcolici, “l’End of the History”, ovviamente da bere dopo le precedenti “Sink the Bismark” da 41° alcolici, la “Tactical Nuclear Penguin” da 32° alcolici, oppure la più “facile” “Tokio” a soli 18° alcolici. Queste birre sono state brassate anche per far fronte ad una “guerriglia” avviata con un birrificio tedesco per avere il primato della produzione della birra più alcolica. L’ultima trovata? Beh, pensare di diventare soci del birrificio, acquistando anche un solo pacchetto di quote (circa 400 €) per avere diritto “a vita” ad un forte sconto sulla birra nei locali BrewDog, (purtroppo per ora presenti solo in Scozia e in Inghilterra).

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James Watt ci racconta la loro storia

Anno 2007: “Martin e io (James) ci annoiavamo a bere le solite Lager prodotte industrialmente, birre soffocanti che hanno dominano il mercato del Regno Unito per anni. Così abbiamo deciso, per risolvere questa situazione indesiderata, di preparare le nostre birre. Birre sinonimo di puro punk, senza compromessi, audaci ed irriverenti, prodotti con un’anima ed uno scopo. Di conseguenza, nell’aprile 2007 è nata BrewDog. Abbiamo affittato un edificio, ottenuto alcuni finanziamenti bancari spaventosi, speso tutti i nostri soldi in acciaio inox per le nostre attrezzature. Abbiamo iniziato a produrre birre in lotti molto piccoli, bottiglie riempite a mano e vendute nei mercati locali fuori dal retro del nostro vecchio furgone con un gazebo. La nostra più grande missione, quando abbiamo istituito BrewDog, era di produrre birre irriverenti per gli appassionati del mondo artigianale ed è ancora oggi la nostra priorità”.

Anno 2008: “abbiamo in qualche modo convinto le banche a darci i soldi per comprare una macchina di imbottigliamento efficiente. Abbiamo creato una birra forte, la Tokyo con 18,2° alcolici, che ha provocato un’enorme tempesta mediatica e il Gruppo Portman ha criticato la disponibilità di una birra di questa forza in bottiglie da 330 ml, con tappi a corona tradizionali”. Da allora la BrewDog ha prodotto progressivamente birre sempre più forti e ha rivendicato in più di un’occasione di aver brassato la birra più forte mai realizzata. Cominciano le esportazioni in Svezia, Giappone ed America. “Siamo anche riusciti ad andare in tv con Oz Clark” replica James. E’ solo il secondo anno di vita per BrewDog e sono già diventati la più grande birreria indipendente scozzese.

Anno 2009: “abbiamo dovuto installare nuovi serbatoi per cercare di tenere il passo con la domanda e la nostra Punk IPA è diventata la più importante birra alternativa del Regno Unito e la più venduta in Scandinavia. Abbiamo inoltre offerto alle persone l’opportunità di acquistare azioni della nostra società online. Oltre 1300 investitori si sono fatti subito avanti e il nostro modello di business anti-business è nato. Abbiamo continuato a spingere i confini e le percezioni di ciò che la birra può dare creando la Tactical Nuclear Penguin con il 32% di grado alcolico che è stata dichiarata la birra più forte al mondo. Abbiamo anche invecchiato una birra sul ponte di una barca da pesca, fracassato un carico di birre industriali con una mazza da golf. I nostri affari sono cresciuti nostri del 200%”.

Anno 2010: “quest’anno è stato un vero e proprio ottovolante per noi ed abbiamo continuato la nostra missione di diffondere il vangelo della birra artigianale. Nasce il nostro primo pub nella nostra città di Aberdeen: è stato un sogno che si avvera e siamo rimasti stupefatti dalla risposta da parte dei clienti”.

In questo stesso anno la loro Hardcore IPA ottiene la medaglia d’oro al World Beer Cup e James diventa il più giovane imprenditore scozzese. Nel Febbraio del 2010 producono la Sink the Bismark, letteralmente “affondate la Bismark” una birra con 41° alcolici per conquistare il titolo di produttore della birra più forte del mondo, in risposta alla Schorschbräu tedesca che aveva creato una versione da 40° alcolici della loro Schorschbock.

In questo stesso anno a Luglio, la BrewDog genera una birra denominata: End of the History (la fine della storia), che oltre ad essere una delle birre più forti al mondo (55° alcolici), è pure tra le più care essendo stata venduta ad un prezzo di 750 dollari a bottiglia e tra le più rare visto che ne sono state prodotte solo 12! Come si può vedere dall’immagine le bottiglie sono state collocate all’interno di animali imbalsamati (assicurano che non sono stati uccisi ma erano già morti); per la precisione sono stati usati: sette ermellini, quattro scoiattoli e una lepre. In risposta a tutto ciò Mr. Tscheuschner della Schorschbräu Brewery tedesca, produsse la Schorschbock 57% Finis Coronat Opus (“la fine corona l’opera”) che vanta 57,5° alcolici. “Siamo riusciti a trovare lo spazio per avere a disposizione ancora più vasche di fermentazione ed abbiamo anche tenuto il nostro primo AGM (consiglio di amministrazione) per i nostri azionisti nella nostra città di Aberdeen” ci spiega orgoglioso James.

AGM: si tratta di una riunione generale annuale, comunemente abbreviata in AGM, che organismi ufficiali e associazioni fanno per il loro azionisti e sono spesso richieste per legge. Si tiene per eleggere il consiglio di amministrazione e per informare i propri membri delle attività precedenti e future. E’ un’opportunità per gli azionisti e partner di ricevere copie di conti della società, nonché l’esame delle informazioni di bilancio per l’anno passato e per fare qualsiasi domanda riguardante le direzioni che il business prenderà in futuro.

Anno 2011: grazie al successo riscosso ad Aberdeen vengono aperti altri pub ad Edimburgo, Glasgow e il loro fiore all’occhiello a Londra con sede a Camden Town. Nello stesso anno è stata prodotta una birra sul fondo dell’oceano; ha inoltre fatto parlare di se un’insolita campagna pubblicitaria in cui si reclamizzava una spillatura da una testa di cervo ed intanto il fatturato cresceva ancora oltre il 200%. Comincia la costruzione del nuovo stabilimento e la richiesta dei loro fermentati raggiunge quote incredibili. Ancor più significativo è il fatto di aver lanciato, come seconda edizione, l’Equity for Punks coinvolgendo nuovi azionisti per ottenere finanziamenti da investire nell’azienda. Ne vengono accolti più di 5.000 di nuovi.

Anno 2012: l’anno della svolta. Quello che era iniziato come un sogno solo 5 anni fa è diventato realtà. Si è passati da una piccola fabbrica messa insieme con pochi soldi ad uno dei più grandi stabilimenti di birra artigianale in Europa. Nell’autunno di quest’anno la brasserie si trasferisce ad Ellon, mantenendo comunque la sede a Fraserburgh da ora utilizzato come laboratorio per birre sperimentali. Sei nuovi pub vengono aperti in tutto il Regno Unito. I ricavi aumentano ancora del 95% e la BrewDog viene riconosciuta come la società in più rapida crescita in Scozia e menzionata dal Times tra le top 100 società del Regno Unito. Viene anche brassata una birra speciale per le Olimpiadi chiamata: Never Mind The Anabolics. James Watt conclude dicendo: “quando penso di produrre dei fermentati che stanno per cambiare il volto della birra artigianale è necessario un centro di operazioni solido e funzionale. Per fortuna la nostra fabbrica è all’altezza del compito e l’Aberdeenshire HQ sta rapidamente diventando l’epicentro di una nuova ondata di produzioni di birra artigianale nel Regno Unito. La nostra eco-fabbrica è stata costruita nel 2012 e si trova in mezzo al paesaggio aspro e selvaggio del Nord-Est della Scozia. Facciamo tutto in loco: dalla scelta delle migliori materie prime fino alla spedizione finale”. Tutta l’attrezzatura è all’avanguardia e una volta decisa la ricetta, preparati tutti gli ingredienti, il processo di produzione è simile a questo riportato:

La BrewDog offre una variegata gamma di birre suddivise per stili e gradazione alcolica. Si va dallo 0,5% vol. della Nanny State fino al 55% vol. della The End of History. Si trovano in commercio in bottiglie, lattine, in fusto o in botti e la produzione attuale si attesta a 150000 bottiglie al mese. Il birrificio divide le sue produzioni in:

Core Range: (la gamma di base Brewdog)

Abstrakt: le Abstrakt sono una serie di birre sperimentali realizzate in numero limitato; ogni lotto ha come dicitura AB:01, AB:02 e così via e possiede delle caratteristiche differenti dagli altri sia per gradazione che stile. Alcune vengono realizzate con aggiunta di aromi, altre arricchite con frutti oppure con aggiunta di liquori, mentre altre variano in base al tipo di botte in cui vengono fatte maturare.

Limited Release (edizioni limitate)

La BrewDog si è contraddistinta da subito per la qualità e l’originalità dei suoi prodotti ricevendo critiche e/o riconoscimenti importanti dai degustatori più competenti del settore. Questi due ragazzi sono sempre rimasti coerenti con la loro filosofia, cercando sempre di diversificarsi da tutte le altre birrerie del resto del mondo, brassando sempre fermentati particolari, a volte ritenuti estremi. Una brewery che è già diventata culto fra appassionati ed operatori del settore. Geograficamente scozzese ma americana dal punto di vista produttivo, ha con le sue produzioni stravolto il concetto di Pale Ale, creando senza alcun timore birre dalla luppolatura estrema e dalla componente amaricante senza fronzoli, con il grande merito di “fare” il mercato anziché “subirlo”. In realtà la “Post-Modernità” sta proprio nel fatto che birre come queste restituiscono ai bevitori l’emozione di riappropriarsi di qualcosa che si avvicina molto alle IPA di una volta, cariche di luppoli più per esigenze di conservazione che per scelte aromatiche.

 

BIRRE DISPONIBILI IN NEGOZIO

5 am Saint

Una “birra rossa” dalla forte personalità. Il naso è intenso, agrumato e resinoso, con note di malti dolci. Al gusto è piena con un’entrata morbida che lascia poi spazio all’aromaticità più pungente dei luppoli e ad un amaro intenso sul finale di marca Brewdog. Birra con una buona struttura maltata arricchita da un’importante bouquet luppolato.

Alcohol 5,0% – 330 ml

Dead Pony Club

Dead Pony Club è una Californian Pale Ale che presenta un corpo leggero e un carattere luppolato deciso. Birra con un bouquet aromatico ampio, dove emergono in maniera rilevante sentori floreali, agrumati e di frutta tropicale. Al palato vi è un buon bilanciamento tra l’elemento “beverino” e la componente luppolata che dà struttura al prodotto e concede un bell’amaro persistente in chiusura. Luppolo e basso tenore alcolico sono quindi il segreto di questa birra aromatica di grande bevibilità.

Alcohol 3,8% – 330 ml

Punk Ipa

Ipa di ispirazione americana, interamente prodotta con luppoli americani e neozelandesi, dove a livello olfattivo si rilevano intense note agrumate e tropicali, sopratutto pompelmo, frutto della passione e ananas. Al palato si conferma il piacevole carattere fruttato con un finale lungo e dissetante. Punk Ipa è un birra fragrante, di grande impatto aromatico e ben bilanciata sul gioco di malti e luppoli.

Alcohol 5,6% – 330 ml / 330 ml Lat

Libertine Black Ale

Libertine è una Black Ipa che coniuga le note maltate di una Stout con l’aromaticità di una Ipa. Questa “doppia natura” della birra emerge fortemente in degustazione.

Al naso i toni di ananas e pompelmo dei luppoli si fondono con le tracce affumicate e tostate dei malti. Lo stesso si ripropone anche al palato, dove ritroviamo note di pompelmo e resina di pino accompagnati da sentori di caffe, tabacco e cioccolato. Birra con una buona luppolatura e aromaticità.

Alcohol 7,2% – 330 ml

Serie Paradox

Paradox è una serie di edizioni limitate affinate in botte che Brewdog ha iniziato a produrre sin dalla sua fondazione. Utilizzando botti provenienti dalle migliori distillerie scozzesi, una imperial Stout da 15,0% viene affinata per alcuni mesi a seconda della tipologia di botte, per ottenere una birra di grande impatto gustativo. I risultati sono sempre diversi a seconda della botte utilizzata e se Paradox Arran risulta morbida e priva di note affumicate , Paradox Jura risente della torbatura tipica degli whisky delle Highlands Scozzesi. Paradox può essere consumata immediatamente dopo l’imbottigliamento, ma risultati molto interessanti si ottengono con l’invecchiamento anche per svariati anni. Ogni imbottigliamento viene denominato a seconda della botte utilizzata, sono edizioni uniche e disponibili in quantità limitata.

Alcohol 15,0%

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