Cuore di Vino Botte n° 18
Cabernet Sauvignon OP DOC
“Il vino rosso fa buon sangue”. Non è più solo un detto popolare ma anche la conclusione di uno studio del Prof. Masquelier (Università di Bordeaux) che agli inizi del ‘900 ne scoprì per primo i benefici effetti.
Le più attuali ricerche scientifiche confermano definitivamente le straordinarie proprietà dei tannini (procianidine), sostanze che in natura si trovano nei frutti e nei tralci della vite.
Questi si comportano da efficaci ricettori di radicali liberi, preservando l’organismo dai rischi dell’infarto, dall’arteriosclerosi e dall’invecchiamento prematuro. La scoperta è stata anche supportata dalle più recenti indagini statistiche confermate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Su questi studi, Cabanon, da oltre vent’anni ha sviluppato un esclusivo metodo di vinificazione allo scopo di produrre un vino in grado di esaltare l’effetto protettore dei tannini in sintonia con le più nobili qualità organolettiche dei vitigni di origine.
Ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e Bonarda a bassissima resa e raccolte al massimo della maturazione.
La vinificazione avviene in botti di rovere di Slavonia, imbottigliato nel secondo anno dopo un sapiente periodo di maturazione viene immesso al consumo in seguito ad un ulteriore affinamento in bottiglia.
Si presenta all’ esame visivo con un colore rosso rubino intenso impreziosito da sfumature di gioventù.
Il profumo è complesso di aromi autunnali e di confettura, con delicate note vanigliate e vegetali che si sviluppano in un bouquet avvolgente, intenso ed etereo.
In bocca è pieno, morbido ed armonico, caldo ed appagante, con note di frutti maturi e delicati sentori floreali che terminano nei dolci tannini dal lungo retrogusto.
Sopporta in crescendo l’invecchiamento.
È un vino di grande stoffa, da tutto pasto e per ogni circostanza.
Da servire a temperatura ambiente.
STORIA DELLA CANTINA
La Famiglia Mercandelli, poco più di 100 anni fa, era proprietaria di un’ osteria nel centro di Godiasco, piccolo paese sulle colline delI’Oltrepò Pavese. Per servire nel proprio locale un vino genuino, il nonno di Elena acquistava un piccolo vigneto sul miglior versante della bassa Valle taffora. È da lì, nel lontano 1909, che comincia il cammino della Fattoria Cabanon un’azienda agricola a conduzione famigliare che coltiva esclusivamente vigneti di proprietà con metodo biologico, producendo uve e vini nel più assoluto rispetto della qualità e della salute dei consumatori.
Da quel piccolo vigneto Giovanni Mercandelli ha costruito, filare dopo filare, la sua azienda che oggi è condotta dalla figlia Elena. Giovanni quando una trentina di anni fa riprese le antiche tradizioni vinicole della famiglia, pensava già al futuro, a quanto velocemente si sarebbe evoluto il mondo del “bere”, e con grande lungimiranza cominciò a impiantare vitigni rivoluzionari per quei tempi in Oltrepò Pavese, cabernet sauvignon, merlot e shiraz. Mandò Elena a fare pratica in Francia all’Institut d’Enologie dell ‘università di Bordeaux, la quale oltre ad apprendere le tecniche di vinificazione più all’avanguardia, eredita anche l’entusiasmo del padre.
In pochi anni la “cantina” diventa il suo regno incontrastato, è lei che segue personalmente tutte le operazioni, dalla pigiatura ai travasi, dalle analisi chimiche dei vini alla degustazione per effettuare gli assemblaggi più appropriati, al dosaggio dell’ invecchiamento in barriques per i vini più importanti.
Ma il segreto per raggiungere livelli qualitativi di prim’ordine non è celato solamente nella penombra della cantina, la Famiglia Mercandelli ha capito e messo in pratica il principio che dice che per fare il “vino buono” bisogna cominciare dalla vigna. Infatti i vigneti, sono stati impiantati sulla fascia collinare che sorge sulla sponda sinistra del torrente Staffora in un’area di 45 ettari, su terreni magri e molto ventilati, con superficie ben esposta e una forte escursione termica giornaliera.
Una situazione pedoclimatica ideale per la coltivazione della vite. Inoltre una politica produttiva impostata sulla bassa resa e l’utilizzo di tecniche biologiche per il trattamento delle vigne permette di raccogliere una materia prima che, vinificata nella cantina dell’azienda dà vita ai piccoli capolavori che sono i vini nuovi e antichi della “Fattoria Cabanon”.