Sabato 16 Settembre dalle 16 alle 20 sarà nostro ospite l’enologo della Cantina Tudernum

Si potranno degustare tutti vini della cantina, chiaccherare con chi ne segue tutti i giorni la produzione dalla vigna alla bottiglia… …scoprendo segreti ed aneddoti.

In contemporanea vi sarà una degustazione di prodotti tipici siciliani.

L’evento è come sempre gratuito.

La Cantina ed i Vini

La Cantina Tudernum nasce nel 1958, quando 54 viticoltori si associarono per vinificare e commercializzare in forma cooperativa le proprie produzioni. Dai pochi ettari iniziali, il “parco vigneti” della cantina Tudernum ha raggiunto circa 650 ettari negli anni ‘75-‘95. Nel 1995 è iniziato il processo di riposizionamento della Cantina che ha portato agli attuali 350 ettari. Tale processo è parte integrante della strategia di rivalutazione della produzione della Cantina ed ha segnato l’inizio di una nuova fase per i Vini Tudernum. Mentre i vigneti realizzati negli anni ‘70 erano caratterizzati da larghi sesti di impianto e da varietà altamente produttive, per quelli reimpiantati a partire dai primi anni ‘90 sono state utilizzate varietà sia tipiche della zona (Grechetto, Sangiovese, Sagrantino) che internazionali (Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay) con maggiori connotazioni qualitative. I nuovi vigneti sono tutti meccanizzabili, segno dell’attenzione che la Cantina ha sempre dedicato alle innovazioni tecnologiche del settore. Il cambiamento del mercato del vino, sempre più orientato al “bere meno ma meglio”, ha portato la Tudernum a puntare sull’eccellenza e sul rapporto qualità – prezzo.

Anche dal punto di vista strutturale la Cantina Tudernum ha vissuto 3 fasi fondamentali parallelamente alle politiche produttive perseguite: la fase di costituzione, identificabile nella parte “vecchia” della Cantina, con le vasche di stoccaggio in cemento (capacità di 200 – 300 hl.), disposte su due piani (di cui quello interrato garantisce tutt’oggi condizioni ideali di temperatura e midità); fase di miglioramento qualitativo (anni ‘70) in cui la Cantina ha provveduto ad incrementare le capacità di stoccaggio, e sono comparsi i grandi serbatoi in vetroresina e acciaio (con capacità di 750 – 1800 e 5.000 ettolitri); fase di consolidamento del nome Tudernum (dalla fine degli anni 90 in poi) che ha visto la Cantina munirsi di serbatoi in acciaio di minori dimensioni (50-80-100 ettolitri) e realizzare un locale per l’ affinamento dei vini in botti di legno e barriques.

Le tecnologie di cantina sono avanzate a pari passo con gli altri cambiamenti; si è quindi passati da metodologie di pressatura e torchiatura delle uve più energiche agli attuali sistemi di pressatura soffice e discontinua, abbinati a vinificatori per le uve rosse di dimensioni minori, che permettono la lavorazione anche di piccole partite di uve selezionate. Agli inizi del nuovo millennio, dopo circa 15 di “lavorazioni esterne”, la Tudernum ha poi “riportato” in sede l’imbottigliamento, con la realizzazione di un moderno impianto in grado di confezionare tutti i formati di bottiglie oltre alle confezioni “bag in Box”.

Gli ultimi 15 anni si sono anche distinti per la costante ricerca delle uve autoctone del territorio. In collaborazione con l’Università degli Studi di Milano sono stati completati studi per identificare il Grechetto di Todi originale, caratterizzato da una qualità superiore e caratteristiche uniche rispetto alle altre varietà Umbre. In seguito a questo successo ha preso il via un nuovo studio per identificare il Grechetto Nero di Todi e poter far ritornare questo splendido prodotto sul mercato.

Oggi la Cantina Tudernum continua a seguire la via tracciata all’inizio degli anni novanta: ricerca scientifica, miglioramenti strutturali ed investimenti volti all’ottenimento della più alta qualità. Iniziative fondamentali per una compagnia attenta ai cambiamenti di un mercato sempre più informato ed esigente. I critici e le realtà del settore hanno gia riconosciuto la qualità dei vini della Tudernum.

Ad oggi la Cantina Tudernum è distribuita, oltre che in gran parte del nostro territorio nazionale, in più di 20 nazioni nel mondo rappresentando con orgoglio il territorio e le tradizioni della Regione in cui è nata.

 

Montefalco Sagrantino D.O.C.G.

Per la produzione di questo vino, orgoglio della Terra Umbra, si utilizzano uve Sagrantino (100%) ottenute da grappoli selezionati dei vigneti di proprietà della Cantina Tudernum. Le bucce vengono lasciate macerare per 18 / 22 giorni, passati i quali arriva il momento della svinatura in cui si separa il vino fiore dalle vinacce (bucce esaurite). Per donare maggiore armonia e rotondità al vino, questo viene riposto in barriques di rovere francese dove si lascerà in affinamento per minimo 1 anno. L’affinamento complessivo quindi, considerando anche quello in bottiglia, dura minimo 33 mesi.Il risultato è un vino molto intenso sia in naso che in bocca. Per le sue caratteristiche organolettiche se ne consiglia l’abbinamento con piatti molto strutturati e speziati come carne di selvaggina o formaggi molto stagionati e piccanti. Servire a 18°

 

Rojano Todi Rosso Superiore DOC

Per la produzione di questo vino si utilizzano i migliori grappoli delle uve Sangiovese Superiore (60%), Merlot Superiore (30%) e Sagrantino (10%) ottenute dai vigneti selezionati dallo staff enologico della Cantina Tudernum. I tempi di macerazione delle bucce variano dai 18 ai 22 giorni; allo scadere di questo tempo si procede con la svinatura in cui il vino fiore viene separato dalle vinacce (bucce esaurite). In fine il vino nuovo viene riposto in barriques di rovere francese dove si lascerà in affinamento per circa 12 mesi. Quindi l’affinamento complessivo, considerando anche quello svolto in bottiglia, dura minimo 24 mesi.Il vino che si ottiene ha le migliori caratteristiche dei vitigni utilizzati per la sua creazione: intensità, eleganza e struttura importante. Da abbinarsi con primi piatti con sughi di carne, arrosti e insaccati con tendenza piccante. Servire a 16-18 °.

 

Collenobile Grechetto di Todi Superiore DOC

Per la produzione di questo vino si utilizzano uve di Grechetto di Todi (100%) ottenute esclusivamente dai vigneti del nostro comprensorio selezionati dallo staff enologico della Cantina. Al momento del conferimento in Cantina le uve vengono caricate nelle nostre presse le quali permettono una pigiatura soffice in modo da ottenere solo il meglio del chicco d’uva. Per caratterizzare ulteriormente questo grande vino, viene travasato il limpido ottenuto nelle Barriques nuove (rovere francese media tostatura) e innescata la fermentazione alcolica che dura in media dai 20 ai 25 giorni con una temperatura costate di circa 14-15 °C.

Il risultato finale è un prodotto strutturato (grazie al contributo del legno) ma allo stesso tempo fine ed elegante. I piatti consigliati in abbinamento sono zuppe, carni non eccessivamente grasse e formaggi a media stagionatura. Servire a 12-14°

 

Grechetto Todi D.O.C.

Vino prodotto delle migliori uve di Grechetto di Todi (100%), cresciute esclusivamente nel comprensorio tuderte. Le particolarità di questa uva costringe a prestare particolare attenzione ai tempi di maturazione. Al momento del conferimento in Cantina, grande attenzione va posta a che le uve non vengano deteriorate prima di essere caricate nelle nostre presse. La pigiatura degli acini è soffice, così da ottenere solo il meglio del chicco d’uva. Questo vino è quello che meglio rappresenta il comprensorio di Todi, territorio in cui nasce: forte personalità ma assoluta gradevolezza. Da bere insieme a primi piatti non molto strutturati, carni bianche, pesce alla griglia e formaggi a pasta morbida. Servire a 12°

 

Francoré Todi Merlot D.O.C.

Il territorio dell’Umbria, con le sue dolci colline dal clima continentale, piovoso in primavera, asciutto ed assolato in estate, crea le giuste condizioni per la maturazione delle uve Merlot. Messo in bottiglia per “esperimento” a metà degli anni ’80, il Merlot è ora uno dei nostri più grandi motivi di orgoglio e la sua qualità è riconosciuta a livello internazionale. Una attenta vinificazione e poi la breve maturazione in legno danno origine ad un vino strutturato, ma dal carattere ancora giovane. Va servito a temperatura ambiente con formaggi piccanti, carni rosse e selvaggina.