Sabato 20 Ottobre dalle 16 alle 20 sarà nostro ospite un referente della pregiatissima Cantina Paradiso di Frassina

Si potranno degustare molti dei vini della cantina, chiaccherare con chi ne segue tutti i giorni la produzione dalla vigna alla bottiglia… …scoprendo segreti ed aneddoti.

Il costo della degustazione è di 5 euro a persona

Il costo di 5 euro verrà scontato sull’eventuale acquisto della bottiglia.

I posti in enoteca sono limitati, se intendete partcipare INVIATECI UN MESSAGGIO O UNA MAIL con il vostro recapito telefonico ed un numero

 

 

La Cantina

Il Paradiso di Frassina, podere risalente all’anno mille, si trova a cinque chilometri a nord di Montalcino, ai piedi della collina di Montosoli.

Sito in una posizione molto appartata ma piacevole da raggiungere, gode di una splendida vista tra un perdersi di colline seminate a pascoli, bosco, oliveto e vigneto che sfumano all’orizzonte.

Una visita a Il Paradiso di Frassina impone ai suoi ospiti una completa immersione nel ciclo virtuoso della vite e del vino, con istruttive degustazioni e visite alle cantine in un’atmosfera musicale unica ed esclusiva.

In effetti, chi arriva al Paradiso di Frassina si troverà circondato piacevolmente dalle armonie di Mozart diffuse da un numero incredibile di diffusori che avrete notato aprendo questo sito!

Non si tratta di un richiamo romantico ad effetto, quanto di una seria ricerca scientifica avente ad oggetto gli effetti benefici delle frequenze sonore sulla vigna, supportata dalle Università di Firenze e Pisa.

Per comprendere la ragione di questa immersione musicale, un po’ inusuale per un’azienda che produce vino e offre accoglienza agrituristica, venite di persona ad emozionarvi tra i filari del Paradiso….

L’azienda vitivinicola Il Paradiso di Frassina, nasce nel gennaio del 2000 su iniziativa di Giancarlo Cignozzi, avvocato in Milano per 35 anni. Già in piena esperienza sul territorio di Montalcino sin dal 1972, aveva creato dal nulla la Tenuta Caparzo, oggi una delle più importanti aziende del Brunello, ispirando anche realtà quali Altesino e Case Basse di Soldera.

Nel suo percorso Montalcinese, diviene amico e sostenitore delle tesi di Luigi Veronelli, aiutando a sviluppare tra i piccoli vignaioli di Montalcino il concetto di “crus”, di “terroir” e di naturalezza produttiva, operando nel Consorzio del Brunello come Sindaco e Consigliere.

Negli anni di crescita del Brunello, quasi sconosciuto nel mondo, Giancarlo si fa paladino dei piccoli produttori tradizionali, contro lo strapotere delle aziende di levatura industriale che iniziano a insediarsi a Montalcino, snaturando spesso il territorio con metodi di coltura estensiva.

Unitamente ai puristi di Montalcino, in questi ultimi anni è protagonista nella lotta per la difesa dell’intangibilità del ‘Sangiovese Grosso’, unico e indiscusso vitigno del Brunello e del Rosso di Montalcino.

Nel 1999 Giancarlo vende la propria quota maggioritaria della società Caparzo divenuta troppo grande per la sua filosofia produttiva e trova finalmente nel podere del Paradiso di Frassina la dimensione e la suggestione di un sito a giusta misura per un piccolo e fantasioso vignaiolo.

Ci vorranno quasi due anni per restaurare questo antico podere risalente all’anno mille ed abbandonato da oltre cinquant’anni e alla fine il suo sogno si avvera.

In questo meraviglioso sito, affacciato ad una marea incontaminata di colline che si perdono all’orizzonte, viene folgorato dalla magia della musica tra i vigneti.

La storia di tale sofferto e luminoso percorso è raccolta nel suo libro “L’uomo che sussurra alle vigne” edito da Rizzoli a fine 2010.

Il libro testimonia tutte le tappe esistenziali, emozionali e scientifiche dell’ intuizione che sfocerà nel progetto di musicoterapia applicato alla vigna, divenuto oggetto di ricerca delle Università di Firenze e di Pisa.

‘Luomo che sussurra alle vigne’ non è solo un resoconto delle sperimentazioni musicali, quanto la storia sofferta e gaia di una vita diversa, lontana dal frastuono e dalle lusinghe di una grande città. L’autore trova tra le colline di Montalcino una nuova ragione di vita e una luce inaspettata che lo coinvolgerà in un progetto meraviglioso ai confini della realtà.

Tra il 2000 e il 2001 quattro ettari di ‘Sangiovese di Brunello’ vengono messi a dimora al ‘Il Paradiso di Frassina’, e crescono coccolati con musiche sacre e barocche diffuse da alcune casse acustiche. Per dare un tono unico, geometrico e discreto al tessuto armonico, nel 2008 i ricercatori scelgono la musica di ‘Mozart’ come unico manto protettivo dei vigneti di Brunello.

Dal 2002 in poi gli esperimenti sugli effetti delle frequenze sonore sulla “vitis vinifera”, sono condotti al ‘Paradiso di Frassina’ con la collaborazione dell’ equipe del Prof. Stefano Mancuso dell’Università di Firenze per gli aspetti bio-fisiologici e del Prof. Andrea Lucchi dell’Università di Pisa per gli aspetti entomologici.

Nel 2006 la ‘U.S. Bose Company’, incuriosita da tali ricerche, fornisce gratuitamente gli apparati di diffusione sonora, grazie all’interessamento personale del suo fondatore il Professor Amar Bose.

Successivamente fino al 2012 è intervenuta la ‘Bose Italia’ finanziando le ricerche universitarie con un importante contratto pluriennale.

La pubblicazione finale delle ricerche è attesa per i primi mesi del 2013 e apparirà sulle riviste internazionali del settore Bio Naturalistico, a conferma della serietà e dell’importanza delle sperimentazioni.

L’interesse per questo studio ha già creato emulazione tra i viticultori in Italia e all’estero.

E’ auspicabile che quando le ricerche saranno pubblicate e diffuse a livello internazionale, confortate da un protocollo operativo, molte tra le imprese viticole, accoglieranno le sperimentazioni biomusicali aprendo un percorso naturale a “dosaggio zero” sulla chimica e sulle manipolazioni genetiche.

Per continuare le sperimentazioni di questa importante ricerca scientifica occorrono fondi privati e pubblici.

“Se è vero che l’armonia musicale apre uno scenario inaspettato in agricoltura , occorre anche sondare tutte le frequenze udibili, nonché gli infra e gli ultra suoni al fine di completare in laboratorio e in campo l’indagine sugli effetti del suono nel mondo vegetale.”

Avv. Giancarlo Cignozzi e Prof. Stefano Mancuso

 

Su questi innovativi esperimenti si è abbattuto un clamore mediatico di eccezionale levatura e portata.

Dal 2005 Stampa e Tv internazionali si sono occupate ininterrottamente del fenomeno ‘musica sui vigneti’. Alcuni media hanno insinuato dapprima il sospetto che il progetto fosse frutto di un fantasioso marketing, ma visto il coinvolgimento di enti Universitari e di ‘U.S. Bose Corporation’, lo hanno successivamente accolto con rispetto e benevola accoglienza.

Gli articoli e le proiezioni TV sono accuratamente raccolti nel website del Paradiso sotto la voce “hanno parlato di noi” www.alparadisodifrassina.it.

Una particolare attenzione merita il riconoscimento firmato da l’agenzia delle Nazioni Unite, ‘U.N Habitat’ che nel giugno del 2011 ha annoverato la ricerca di musicoterapia di Giancarlo Cignozzi e del Prof. Stefano Mancuso, tra i cento progetti di eco sostenibilità più importanti del mondo in questo secolo, definendolo per la prima volta “fonobiologico”.

Questa pubblicazione titolata “The Bright Green Book” è stata consegnata nel corso di un evento appositamente organizzato a Rio de Janeiro, all’Avv. Cignozzi in presenza delle massime autorità brasiliane, di funzionari Onu e Italiani di alto profilo tra cui l’ambasciatore italiano in Brasile.

Giancarlo continua ad operare a ‘Il Paradiso di Frassina’ con profondo rispetto delle tradizioni contadine, coadiuvato nei cicli della vigna dalla vecchia guardia dei pensionati locali, cresciuti in simbiosi con la terra. Segno anche questo di condivisione degli insegnamenti del compianto Veronelli che ha creato il mito della vigna, legato all’uomo e alla sua tradizione contadina.

Bandire ogni forma di chimica è la parola d’ordine de ‘Il Paradiso di Frassina’ dove si usano pratiche biodinamiche come gli inerbimenti spontanei, utili sovesci, tisane anticalura, nonché tecniche manuali di potatura e di sfoltimento della vite, per condurre la produzione a selezioni altamente qualitative.

Al Paradiso si chiude un cerchio virtuoso e olistico che coniuga il vissuto contadino, la conduzione garbata della vite, il rispetto della natura e l’emozione della musica.

Il ‘Brunello di Montalcino’ e il “Gea” Rosso di Montalcino, crescono da vigne di Sangiovese protette dalle armonie di Mozart e sono invecchiati in botte e affinati in bottiglia, sempre con il conforto della sua musica.

Dall’ autunno 2013 prenderà corpo il “Flauto Magico” un Brunello Limited, cresciuto nella vigna del Paradiso più fitta di armonie Mozartiane, grazie a 50 diffusori ‘Bose’.

Giancarlo, un po’ goliardo e un po’ provocatore, sfida la moda dei “Super Tuscans” cresce tra l’Amiata e il mare, ai bordi della Maremma, un innovativo vigneto composto da 12 uve, sei bordolesi e sei toscane.

Per distanza e solitudine del vigneto non può replicare le ricerche bio sonore de ’Il Paradiso di Frassina’ e sceglie di assemblare 12 uve per la notoria magia di questo numero e per imitare i semitoni della scala di Bach.

La componente musicale se pur in modo virtuale rivive comunque in questo pazzo miscuglio di vini, dagli anglosassoni definito ‘crazy blend‘.

In occasione dei tanti wine tasting offerti ai visitatori che vengono in pellegrinaggio nei filari di Mozart, Giancarlo arriva a personificare la complessità del ‘12UVE’ chiamando i vitigni ‘Barbatelle’ come fossero le maschere di un’ antica commedia dell’arte.

Il ‘Cabernet Sauvignon’ si trasforma in un Duca spietato e presuntuoso che attorniato dalla sua Corte di dignitari e cortigiane (il marchese di Merlot, madame Shiraz, il generale Petit Verdot) conduce e magnifica il ‘Sacro Bordolese Impero’, cospargendo di nobili ‘Barbatelle Galliche’ tutto il mondo del vino, a scapito delle povere Barbatelle Autoctone che ne debbono subire il contagio “ad colorandum“.

La trama naturalmente è condita da gelosie, rancori, venefici, amori e rivoluzioni.

Sulla scia di queste pazze fantasie, viene alla luce il testo di una ‘Di Vino Commedia’, chiamata ‘Barbatelle’ rappresentata con successo a Montalcino nell’Aprile del 2007, in occasione del quarantesimo anniversario del Consorzio del Brunello di Montalcino e dallo stesso sponsorizzata.

Per l’autore questa ‘Di Vino Commedia’ è un monito a tutti coloro, che soprattutto in Italia, inquinano le nobili viti autoctone con toni bordolesi, per inseguire nuove tendenze del gusto e per ingraziarsi i wine opinionists e gli enologi-alchimisti molto di moda.

Questa Commedia, ideata e scritta dal fantasioso Giancarlo Cignozzi, sta prendendo corpo in veste di Opera lirica, grazie alla creatività musicale del maestro Luis Bacalov che intende creare la seconda Opera Buffa Italiana dopo il Barbiere di Siviglia di Rossini.

 

I Vini

Moz Art Wine

Brunello di Montalcino D.O.C.G.

Questo Brunello è frutto di un’accurata selezione tra le migliori uve dei vigneti del Paradiso.

La sua particolare eleganza è dovuta alla favorevole posizione dei vigneti posti a nord di Montalcino il che ne limita la vigoria e il calore a tutto vantaggio di una delicata finezza.

Uve: Sangiovese grosso

Posizione: colline attorno a Montosoli

Altitudine: 250 mt

Esposizione: N, N-W

Suolo: argilloso – limoso

Forma di allevamento: cordone speronato

Produzione: 55 hl/ha

N° bottiglie: 14.000

Vendemmia: manuale da metà Settembre

Fermentazione e Macerazione:  in tini d’acciaio controllate termicamente

Invecchiamento: 12 mesi in botticelle di rovere Francese (7 hl)

24 mesi in botti di rovere di Slavonia e Francese (15/20/30 hl)

Affinamento:  18 mesi in bottiglia

Sensazioni: Colore rubino con riflesso granato e brillante.

Bouquet suadente con profumi di sottobosco, muschio, eleganti toni floreali, persistente e fine.

Al palato, chiare le note fruttate di more e ciliegia, elegante e fine, tannino morbido e gentile grazie al lungo affinamento in bottiglia.

 

12 UVE

Maremma Toscana D.O.C.

Unico nel suo genere, nasce dalla selezione accurata di 12 uve di cui sei toscane e sei bordolesi cresciute in un vigneto sito tra le colline di Cinigiano, all’ombra dell’Amiata e a poca distanza dal mare. Con la grande annata 2006, il 12 UVE, affinato per due anni e mezzo in rovere di Allier e un anno in bottiglia nel caveau del Paradiso, contiene finalmente tutta la produzione delle sei viti toscane e delle sei viti bordolesi nella loro completa definizione.

“Un’Uva una Nota”. Con questa filosofia il 12 uve, affinato tra armonie classiche, vuole esprimere la propria musicalità anche nella biodiversità delle uve proposte. Questo vino merita di essere elevato tra i “crus” più interessanti e vocati dell’enologia italiana.

Uve:  due cloni di Sangiovese (25%), Cabernet Sauvignon (20%), Cesanese d’Affile (10%), Syrah (10%), Petit Verdot (8%), Merlot (6%), Ancellotta (6%), Alicante Bouschet (5%), Cabernet Franc (4%), Tannat (3%), Canaiolo (3%)

Posizione:  nelle colline di Cinigiano ai margini nord-est della Maremma (6 ha)

Altitudine: 200 mt

Esposizione: S-E

Suolo: sabbioso, argilloso

Forma di allevamento: cordone speronato e guyot

Produzione: 45 q/ha

N° di bottiglie: 6000 – 8000 bottiglie

Vendemmia: manuale da inizio Settembre

Fermentazione e Macerazione:  in tini di acciaio controllati termicamente

Invecchiamento:  36 mesi in tonneaux di rovere francese (5 hl) e botticelle (10 hl)

Affinamento: 12 mesi in bottiglia

Sensazioni: È impossibile poter definire virtualmente gli aspetti sensoriali di questo vino che, data la complessità clonale delle uve, muta in continuazione nel corso dell’assaggio, suggerendo sentori diversi che vanno dal frutto, al vegetale, alla spezia, al tabacco, ai minerali e così via.

 

GEA

Rosso di Montalcino D.O.C.

Prende il nome da una Divinità della terra e da mia figlia Gea ultima nata. È un Sangiovese di rara purezza, cresciuto tra i filari più vocati del Paradiso in Montalcino. Affinato in barriques, per circa un anno questo vino viene affinato in bottiglia per dieci mesi.

Uve: Sangiovese grosso

Posizione:  nelle colline attorno a Montosoli (1 ha)

Altitudine: 250 mt

Esposizione: N, N-W

Suolo: argilloso – limoso

Forma di allevamento: cordone speronato

Produzione:  50 q/ha

N° di bottiglie:  7.000

Vendemmia: manuale in cassette, da fine Settembre. Tavolo di cernita prima dell’entrata in vasca.

Fermentazione e Macerazione:  spontanea, in tini di acciaio controllati termicamente

Invecchiamento:  12 mesi in barriques (3 hl) e tonneaux (5 hl) di rovere francese

Affinamento:  12 mesi in bottiglia

Sensazioni: Di colore rosso rubino intenso con lievi riflessi granati. Profumi nitidi di piacevolezza fruttata con sentori di ciliegia.

Alla bocca è armonico e di beva suadente, con facile ed armonico ritorno delle sensazioni olfattive.

 

FRASSINA ROSSO

Toscana Rosso I.G.T.

Tra la gamma dei vini del Paradiso denota la maggior freschezza e vivacità. E’ il nostro primo vino biologico (certificazione Bios dal 2008) creato da uve provenienti sia dai vigneti di Maremma che da quelli di Montalcino. Impreziosito da pochi mesi di affinamento in rovere, predilige le annate più recenti.

Uve  Sangiovese (35%), Cabernet Sauvignon (30%), Syrah (25%), Ancellotta (10%)

Posizione nelle colline del nord della Maremma (6 ha)

Altitudine  200 mt

Esposizione S-E

Suolo sabbioso, argilloso

Forma di allevamento cordone speronato e guyot

Produzione 80 hl/ha

N° di bottiglie 10.000

Vendemmia manuale da inizio Settembre

Fermentazione in tini di acciaio controllati termicamente

Invecchiamento 5 mesi in barriques di Rovere francese ( 2.25 hl )

Affinamento 3 mesi in bottiglia

Sensazioni: Vino rosso rubino brillante. Da bersi giovane con bouquet ampio di fiori, frutta sottobosco e ciliegia. Piacevole complessità che si ritrova al palato con tannini morbidi e ottima freschezza, finale deciso e lungo.